Comune di Santa Lucia del Mela
Comune di Santa Lucia del Mela
Santa Lucia del Mela, cittadina della provincia di Messina, si trova in Sicilia, regione del meridione d'Italia. La città sorge incantevole e deliziosa sulle pendici del colle Mankkarruna (m. 368) sulla cui sommità si erge il castello Arabo-Normanno. Ai due lati del colle scorrono due torrenti, il Mela (dal greco Melas) e il Floripotema (anticamente Facellinum) che vanno a sfociare nel mar Tirreno.
Il territorio di Santa Lucia del Mela, cittadina collinare dell'entroterra tirrenico, è uno dei più estesi (82,94 Kmq) tra i comuni siciliani non capuologo di provincia, giunge, infatti, fino ai monti Peloritani e confina con i comuni ionici di Mandanici e Fiumedinisi. La posizione geografica rende la città una terrazza sul tirreno, ed offre la visione incantevole del litorale tirrenico da capo Calavà ad Ovest fino a capo Vaticano in Calabria ad Est e alle Isole Eolie a Nord. Non sono da meno, risalendo il Mela, gli splendidi paesaggi montani dei Peloritani e i luoghi selvaggi ancora incontaminati.
Origini storiche
Le origini di Santa Lucia del Mela (l'antica ManKarru), cittadina collinare dell’entroterra tirrenico, si perdono nella notte dei tempi. Reperti archeologici, tra i quali due tombe del secolo II a.C. rinvenute nel 1970 in contrada Càttera, e le notizie storiche-letterarie, che ritroviamo in molti libri e in vari documenti di analisti di luoghi, attestano la presenza, in tutta la valle del Mela, di insediamenti greco-romani. L'antico nome ManKarru viene abbandonato per fare posto a quello cristiano di S.Lucia nel 1094, quando il Conte Ruggero, per adempiere al voto che aveva fatto in caso di vittoria sugli Arabi, fece innalzare una Chiesa ai piedi del Castello dedicandola alla martire romana Santa Lucia di cui era gran devoto.
Al nome di Santa Lucia viene aggiunto il toponimo Mela subito dopo l'unificazione d'Italia, per distinguerla da altri Comuni omonimi. Trae il suo toponimo dal torrente Mela dal quale Milazzo prese nome e nel cui porto sfociava. Parallelo al Mela scorre il Floripotamo che sbocca ad est di Milazzo nei pressi di Archi.
Tra questi due torrenti, sul declivio del Makkaruna o ManKarru, sorge S.Lucia. Sembra che in precedenza si chiamasse “Facellino”, come il torrente sulla cui sponda sinistra, Padre Giovanni Parisi (eminente scrittore e storico) ubica un tempio dedicato alla dea Diana Facellina (o Artemide), dal quale proverrebbero le colonne della Chiesa dell'Annunziata. Molti gli studi che P.Giovanni Parisi ha dedicato alla ricerca della precisa ubicazione, nella valle del Mela, del tempio dedicato a Diana Facellina. La stessa valle ove doveva sorgere, dipendente e non molto distante dal Facellino, l’Artemisio (così denominato per riferimento ad Artemide), luogo di convegno e rappresentanza del Tempio e il Nauloco, arsenale e bacino navale dell'Antica Grecia.
Nella stessa zona ebbero sede, secondo la mitologia greca, i pascoli mitici delle vacche sacre al Dio Sole. Attraverso periodi non sempre fulgidi, caratterizzati da insediamenti Arabi, Svevi,Angioini e Aragonesi, spicca la data del 1206, con l'istituzione della "Prelatura Nullius" da parte di Federico II° di Svevia. Con Federico II° d'Aragona il Castello, distrutto dalle continue incursioni, venne ricostruito e la città venne cinta da robuste mura. S.Lucia fu anche sede di un'importante Giudecca, quartiere in cui abitava una numerosa comunità ebreica.
In periodi, diciamo, più recenti la cittadina ha avuto l'onore di ospitare il grande eroe Garibaldi, che ancora oggi viene ricordato da una iscrizione in marmo sulla parete della Chiesa di S.Francesco e da una via a lui dedicata. Fiorentissima fu in S.Lucia del Mela l'industria della tessitura della seta, le lavorazioni metallurgiche e l'allevamento del baco da seta, il cui bozzolo, grezzo o filato, veniva largamente esportato.
Le chiese
Nel 1206, il Re e Imperatore Federico II° di Svevia, che aveva scelto Santa Lucia come luogo di svago e di riposo, staccò il territorio luciese dalla diocesi di Patti e la elevò a "PRELATURA NULLIUS", unica in Sicilia, prima in Italia e nel mondo Cattolico. Con tale titolo egli pose la chiesa di S. Lucia alle dirette dipendenze della Santa Sede.
Da allora ben 67 Prelati si sono succeduti sulla cattedra luciese rendendo memorabile la cittadina che si è via via arricchita di magnifiche Chiese. A Santa Lucia del Mela sono presenti 20 Chiese e un Santuario dedicato alla Madonna della Neve, a queste si aggiunge la cappella situata all' interno del Palazzo Vescovile. Ben 13 di queste sono, ancora oggi, adibite al culto popolare, mentre le altre 8 restano chiuse sia per problemi di agibilità che per mancanza di vocazione.
Le feste religiose
Le feste religiose, tutte di antica data, si svolgono devote e solenni, con larga partecipazione dei fedeli. Degne di rilievo sono:
- L'Epifania - Il 6 Gennaio numerosi fanciulli, in pittoreschi costumi di pastorelli, partecipano alla processione che ha inizio dalla Chiesa S.Caterina, e che si snoda per le vie della città recando doni al Bambino Gesù;
- S.Antonio - Il 17 Gennaio nella Chiesetta a lui dedicata si festeggia la festa di S.Antonio Abate. Il Santo protegge tradizionalmente le categorie dei macellai, salumieri e canestrai, protegge anche gli animali domestici e va invocato contro ogni tipo di contagio, specialmente contro il dolorosissimo herpes zoster, detto anche "fuoco di Sant'Antonio";
- S.Biagio - Il 3 febbraio nella Cattedrale si festeggia solennemente il compatròno della città. Secondo la leggenda, durante la persecuzione di Licinio in Oriente nel 314, Biagio fu costretto a rifugiarsi in una grotta sul monte Argeo. Miracolosamente gli uccelli insieme con altri animali gli portavano cibo; ogni sera si radunavano davanti alla caverna aspettando la benedizione di Biagio che, a volte, guariva col segno della croce gli animali feriti o malati. Questi e altri episodi hanno ispirato il suo patronato sugli animali. E proprio per ricevere la purificazione degli animali durante l'inverno che, la mattina dei festeggiamenti, le persone portano i propri animali nello spiazzale della chiesa Cattedrale per farli benedire. Viene però ricordato da tutti più come protettore della gola, in base ad una tradizione, che vede il vescovo Biagio liberare prodigiosamente un bambino da una spina o lisca conficcata nella sua gola. Nel giorno della festa si benedicono pane e cereali, come sacramentali, e s'invoca la protezione del Santo oltre che sugli animali anche sulle campagne;
- S.Giuseppe - Si festeggia il 19 Marzo nella chiesa SS.ma Annunziata. La statua, viene portata in solenne processione per le vie della città, al termine della quale si assiste ai tradizionali fuochi d'artificio.
- Venerdì Santo - I riti liturgici della Settimana Santa che si svolgono in cattedrale, hanno una manifestazione popolare nella processione delle “Varette”: otto immagini sacre, raffiguranti episodi della Passione di Cristo, sfilano per le vie principali tra preghiere e canti, intercalati dal suono della banda musicale del luogo. Un'attrazione è costituita da bambini che, ornati d'oro e di preziosi e recando simboli della Passione, rendono al Redentore e alla Vergine Addolorata omaggio di innocente amore;
- Corpus Domini - Anche in questa festa solenne si assiste ad una processione che si avvia dalla Cattedrale e che va sfilando per le vie della città. Lungo il tragitto si vedono drappi e coperte preziose che pendono da balconi e davanzali mentre le strade vengono abbellite da composizioni floreali;
- Madonna della Neve (5 agosto) - È la festa principale del luogo e dei dintorni, che attira imponenti masse di popolo. Ai riti religiosi del Santuario seguono manifestazioni varie: concerti musicali, gare sportive, fuochi d'artificio, spettacolare illuminazione multicolore della “costa” (pendio della collina); evoluzioni di secolari tradizioni che risalgono alla prima metà del 1500, quando dal re venne accordata la “fiera franca” per cinque giorni. La mattina del 5 agosto alle ore 10 viene celebrata dal Vescovo la Messa solenne che vede partecipare una moltitudine di fedeli venuti da ogni parte. Nel pomeriggio gli stessi partecipano alla processione della vara adornata a fiori con su la bella statua lignea, copia dell'originale, della Madonna, con indosso gli oggetti preziosi, molti dei quali, donati dai fedeli che hanno ricevuto delle grazie;
- Festa dell'Assunta - Il 15 agosto si festeggia in contrada Misericordia, nella piccola chiesa risalente al 1800, la Madonna Assunta. Nel tardo pomeriggio si svolge la processione, dove si vedono molte persone che a piedi nudi, in segno di devozione, seguono la piccola vara pregando e cantando. Negli ultimi anni la processione si addentra nel torrente Mela, durante il percorso si celebra una messa, e quindi rientra nella bella Chiesetta;
- Festa della Madonna della Provvidenza - La festa della Madonna della Provvidenza ha luogo la domenica dopo il 15 Agosto e si svolge in Contrada S. Nicola in montagna. Il giorno prima della festa ha luogo la sagra del pane caldo con canti e balli popolari. Il giorno della festa si svolgono diversi giochi tra cui : il gioco delle "cottarelle" e il gioco della corsa nei sacchi. Dopo i giochi si svolge la processione;
- Mons. A. Franco (2 settembre) - Il giorno che ricorda il piissimo transito del servo di Dio (2-9-1626) viene considerato festivo, con astensione dal lavoro e partecipazione alla S. Messa. La popolazione, anche dei dintorni, si reca in devoto pellegrinaggio a visitarne la salma incorrotta, offrendo fiori e ramoscelli di basilico. Il popolo Luciese l'ha sempre chiamato "Beato Antonio Franco", anche se ancora la Chiesa non l'ha proclamato beato. È infatti in corso il processo di Beatificazione;
- Festa di Maria Bambina - Nella chiesa di S. Maria, sul torrente Floripotamo, l' 8 settembre si celebra la natività della Madonna.Una piccola statua della Madonna Bambina viene portata in processione, mentre un'altra piccola Madonnina di cera si può ammirare in un piccola teca di vetro.
- S. Lucia (13 dicembre) - Numerosi pellegrini affluiscono anche dai paesi vicini, offrendo ceri alla Santa protettrice degli occhi. Nella Cattedrale troviamo una splendida statua marmorea, un'affresco sulla parete sinistra, e un affresco al centro dell'arco tutti raffiguranti la Santa. Subito dopo la Messa Solenne celebrata dal Vescovo ha luogo la processione, con la partecipazione di numerosi fedeli molti dei quali a piedi nudi (per voto)e con grossi ceri;
- Il Santo Natale - Diverse sono le tradizioni del Santo Natale che si possono ancora vivere a S. Lucia. Le Novene mattutine, nelle quali si possono sentire le nenie Natalizie suonate con la zampogna, sono una di queste. Ma anche le "cone" col Bambinello, adornate con "spina pulicia" e abbellite con agrumi, situate in vari punti della città, sotto le quali nel periodo della novena gruppi locali di suonatori eseguono le nenie natalizie. Si possono visitare anche numerosi presepi allestiti con pastorelli, molti dei quali in movimento. La notte di Natale infine si possono vedere in vari punti della città grandi falò (u zuccu i Natali) che aiutano a sconfiggere il freddo in attesa del passaggio della processione del Bambino Gesù.