Comune di Montagnareale
Comune di Montagnareale
Posta a 328 metri sopra il livello del mare, Montagnareale si colloca nel gruppo del monte dei Saraceni e sulla riva sinistra della fiumara di Sant'Angelo di Brolo. Conta 1.859 abitanti e ha una superficie di 1.623 ettari per una densità abitativa di 115 abitanti per chilometro quadrato. Il nome originario del paese fu Montagna fino al secolo XVII, quando il duca di Montagna Ascanio Ansalone fu nominato "Reggente d'Italia" a Madrid e per questo assunse l'attuale denominazione. Appartenne al vescovato di Patti fino al 1642, quando fu aquistato da Giovanni Ambrogio Scribani e ceduto da questi al nobile Ascanio Ansaldo. Successivamente appartenne a diversi signori feudali quali Antonio Corvaja e Filippo Vianisi.
Ma gli insediamenti abitativi nel territorio risalgono certamente al periodo greco e ciò viene testimoniato da alcuni rinvenimenti archeologici. Nei secoli l’agiatezza degli abitanti fu dovuta alla produzione di frutti di ogni genere, frumento, olio, seta e lino.
Per lungo tempo rimasero attive le miniere di antimonio, mentre nella vallata del torrente Montagnareale erano presenti tanti mulini da essere questa denominata “la Valle dei Mulini”. L’unico mulino rimasto detto “del Capo” è stato recuperato recentemente. Montagnareale può definirsi un centro prevalentemente agricolo.
I prodotti principali sono i cereali, il miele, le olive, le nocciole, le ciliegie, le fragole, l'uva da mosto, gli agrumi e ottime castagne che si possono gustare nell'annuale Sagra della Castagna che si tiene nel mese di ottobre.
L’economia si caratterizza inoltre per la presenza di piccole industrie alimentari e della lavorazione del legno. Montagnareale si inserisce in un comprensorio agricolo che si estende nella parte dei nebrodi settentrionali i cui caratteri unificanti sono costituiti principalmente dalla vocazione produttiva del territorio e comuni tradizioni storico- popolari.